Prima di iniziare la lettura suggerisco di prendere visione dell’articolo “prepariamoci all’autoipnosi”.
Nel seguente articolo il nostro obiettivo principale sarà quello di imparare a rilassare il corpo. Una volta raggiunto un buon livello di apprendimento e dopo un po’ di pratica, potremo iniziare ad esercitarci con il “potere delle visualizzazioni”.
Rilassamento
Siamo nel luogo e nel posto da noi scelto (stanza, sedia o letto): iniziamo quindi a rilassarci.
Chiudiamo gli occhi e facciamo dei respiri profondi per circa 60 secondi. Ci sembrerà un tempo lunghissimo se non siamo abituati. La respirazione influisce sul cervello, ossigenandolo, e gradualmente riduce i livelli di ansia, paura e stress. All’inizio potremmo trovare difficoltà nel non pensare; potrebbe capitarci di perdere la concentrazione a causa di pensieri invadenti. Quando questo accade, al contrario di quello che sostengono alcune teorie, non bisogna forzare i pensieri ad allontanarsi. Questo comportamento può solo innervosirci, rendendo iperattivi i percorsi neuronali anziché rilassarli. Il trucco è quindi quello di osservare ciò che ci disturba in modo imparziale per poi farlo scivolare via. Liberiamoci il più possibile da paure o risentimenti.
Cerchiamo di riconoscere la tensione muscolare nel nostro corpo.
Cominciamo dalle dita dei piedi: cerchiamo prima di portare l’attenzione su di esse, prendiamone coscienza, e successivamente immaginiamo che la tensione scivoli lentamente via, lontano da questa parte del corpo, scomparendo pian piano. Adesso abbandoniamo le dita dei piedi e immaginiamole pesanti e rilassate, sentendole sprofondare sempre di più nel letto (o pavimento a seconda della nostra posizione). Adesso ripetiamo lo stesso procedimento per ogni singola parte del corpo: visualizziamola e percepiamone progressivamente la pesantezza, mentre la tensione viene rimossa. Fate attenzione, pesante non vuol dire tesa, ma rilassata e libera, non contratta. Tramite questo esercizio aiutiamo l’inconscio a separare la mente dalle sensazioni corporee, rendendola al contempo più leggera e più accessibile. Particolare attenzione va posta nel rilassare i muscoli del ventre, delle spalle e quelli del viso, dove accumuliamo più tensione durante la giornata.
Esercizio: Respira profondamente per circa 60 secondi e mentre lo fai prendi coscienza delle dita dei piedi, contraile e rilassale, facendole sprofondare dolcemente nel letto…. poi passa ai piedi e fai lo stesso. Continua con i tuoi polpacci, le cosce, i fianchi, lo stomaco e così via, fino a rilassare ogni parte, compresi il viso e la testa.
Può essere efficace utilizzare tecniche di linguaggio figurato focalizzandoci su qualcosa che consideriamo confortante o lenitivo, come ad esempio l’acqua (possiamo sentire l’acqua scorrere veloce sopra i piedi e le caviglie, pulendoli da ogni tensione). In alternativa possiamo immaginare una luce bianca e pulita che salendo dai piedi fa svanire quella sporca. Qui siamo liberi di dare spazio alla fantasia, purché non si entri in contrasto con gli obiettivi prefissati.
MOLTO BENE, SE SIAMO GIÀ RIUSCITI A RILASSARCI, E NON È FACILE, SIAMO GIÀ A BUON PUNTO. LE PRIME VOLTE POTREMMO SEMPLICEMENTE FERMARCI QUI E GODERCI LO STATO DI RELAX CHE QUESTA TECNICA CI CONSENTE DI RAGGIUNGERE. SE INVECE CI SENTIAMO PRONTI A CONTINUARE PER PORTARE AVANTI I NOSTRI OBIETTIVI, POSSIAMO PASSARE AL PROSSIMO ESERCIZIO.
Adesso proviamo ad utilizzare la VISUALIZZAZIONE per testare il livello in cui siamo.
Esercizio: Pensa ad un oggetto o anche a qualcosa da mangiare come un frutto. Prova a tenerlo in mano, come lo percepisci? Prova a vederne il colore, e prova anche a cambiarlo. Qual è la tua reazione? Prova ad assaggiarlo, riesci a sentirne il gusto?
Adesso passa a visioni più significative. Immagina di trovarti in compagnia della persona X e che questa ti sorrida, oppure immagina di guardarti allo specchio e di vederti come vorresti…anche qui non c’è limite alla fantasia, ma cerca sempre di immaginare solo sensazioni positive. Adesso ci troviamo in uno stato di rilassamento (onde ALFA) ed è più facile influire sui nostri pensieri e sul nostro corpo. Quindi cerchiamo di visualizzare sempre situazioni positive e di utilizzare tutti e cinque i sensi.
APPREZZIAMO IL FATTO DI ESSERE ARRIVATI FIN QUI! RINGRAZIAMO NOI STESSI!
USCIAMO DAL NOSTRO STATO IPNOTICO
Teniamoci pronti ad uscire dal nostro stato ipnotico.
Dopo aver finito con le visualizzazioni possiamo goderci un altro po’ lo stato di relax. Appena ci sentiamo pronti possiamo iniziare a risalire.
In teoria (e questa è una domanda alla quale spesso mi trovo a rispondere), potremmo aprire gli occhi ed alzarci in qualsiasi momento; nonostante ciò è preferibile uscire dagli stati ipnotici gradualmente, nello stesso modo in cui vi siamo entrati. La stessa esperienza può essere paragonata a quando veniamo svegliati improvvisamente durante la notte e ci sentiamo confusi e spaesati. Questo poiché il nostro cervello è passato dalle onde TETA (stato di sonno) allo stato di veglia e non si è ancora sincronizzato sulle onde BETA. La stessa cosa vale per l’autoipnosi: entriamo in uno stato di rilassamento facendo semplicemente cambiare le nostre frequenze da BETA (stato di veglia) ad ALFA (stato di rilassamento leggero), per poi risalire gradualmente da ALFA a BETA.
Esercizio: ripartiamo di nuovo dalla punta dei piedi e stavolta, pieni di energia positiva, alleggeriamoli e cerchiamo di sentirli, di muoverli, di riprenderne il controllo. Ripetiamo l’esercizio risalendo per tutto il corpo fino alla testa, compresi i muscoli del viso. Appena ci sentiamo pronti possiamo aprire gli occhi.
Se siamo riusciti a rilassare il corpo e anche solo per un attimo ad allontanare i problemi quotidiani abbiamo già fatto un grande passo in avanti. La tecnica dell’autoipnosi è differente da soggetto a soggetto, ma l’esercizio viene memorizzato dal nostro subconscio e, al pari di un allenamento sportivo, quanto più la pratichiamo più riusciamo ad andare in profondità.
È importante capire che nessuna autoipnosi o mantra si manifesterà nella vita reale se nel profondo non vogliamo o non siamo convinti. Affinché sia efficace, dobbiamo credere in noi stessi e nelle nostre azioni.
Se la prima volta non sembra funzionare non bisogna smettere automaticamente. È un percorso che richiede tempo. Riproviamo dopo pochi giorni rivisitando le esperienze. Potremmo rimanere sorpresi.
Apriamo la nostra mente. Dobbiamo credere che ci sia una possibilità che funzioni. Qualsiasi scetticismo ostacolerà il nostro progresso.
Approfondimenti: A cosa serve “immaginarsi” in una situazione insieme ad una persona? O ad immaginarsi che in una situazione vada tutto per il meglio?
A certi livelli di consapevolezza (ONDE DELTA), il cervello non distingue la realtà esterna da quella interna. Immaginare una situazione positiva aiuta a ridurre i livelli d’ansia e ad aumentare l’autostima. In più, ripetendo più volte la visualizzazione, nel nostro cervello si viene a creare un “percorso neuronale” dell’evento (anche se immaginato), permettendo alla mente di riconoscerlo come familiare, e abilitandoci ad affrontarlo, qualora si dovesse presentare realmente, con livelli minori di ansia e di stress.
Con molti Coachee, infatti, abbiamo utilizzato questi esercizi per primi appuntamenti, esami universitari, sedute di laurea, performance sportive…e direi con ottimi risultati!!
Consigli
- Prepara già le suggestioni da proporre a te stesso prima di iniziare il processo d’ipnosi, altrimenti potresti interrompere il tuo stato.
- Un altro modo di rilassare i muscoli è contrarli per pochi secondi prima di rilasciarli; dovresti sentire la tensione che si allenta.
- A quelli di voi a cui piace meditare ma che non riescono ancora a stare seduti abbastanza a lungo, è sufficiente usare l’autoipnosi come una forma di meditazione: inserite, però, un periodo di tempo per contare alla rovescia da dieci ad uno per tornare indietro.
- Non forzare te stesso e non pensarci: sarà molto più facile.
- Se non riesci a praticare l’autopnosi, prendi un appuntamento per una seduta d’ipnosi. Una volta sperimentata sotto la guida esperta di chi la pratica da anni conoscerai meglio lo stato mentale che devi raggiungere.
- Spesso aiuta andare da un Coach (o Terapeuta) professionista per una sessione iniziale, in modo da comprendere più dettagliatamente cosa voglia dire trovarsi in stato d’ipnosi.
Buonasera, ho appena finito di provare la tecnica qui descritta! NON PENSAVO DI RIUSCIRCI IN COSI POCO TEMPO!!!
Grazie mille