L’ipnosi è probabilmente la più antica forma di psicoterapia conosciuta (le sue origini risalgono infatti a Mesmer nel secolo XVIII), e, nonostante una storia caratterizzata da fasi alterne di grande popolarità e di pressoché completo abbandono, negli ultimi decenni sta conoscendo una seconda giovinezza, a testimonianza del grande potere adattivo del mezzo ipnotico.
Che cos’è l’ipnosi ?
La natura della trance rimane ancora elusiva ed, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non è ancora possibile definire cosa sia l’ipnosi.
La recente identificazione di correlativi neurofisiologici e psicofisiologici della trance ha significativamente migliorato la nostra comprensione della natura dell’ipnosi.
L’ipnosi può essere considerata come “uno stato speciale di funzionamento della nostra coscienza, altamente motivato e diretto a sviluppare risorse potenziali dell’individuo attraverso un attivo apprendimento inconscio, in ciò facilitato da un restringimento selettivo del campo di coscienza”.
Meccanismi dell’Ipnosi
Solo in tempi relativamente recenti sono stati individuati correlati neurali (elettrofisiologici e di neurimaging) che deporrebbero per specifici substrati neurofisiologici dell’ipnosi.
L’ipnosi sarebbe uno stato ed un processo dinamico di accresciuta flessibilità cognitiva in grado di modificare significativamente percezioni (come il dolore), emozioni, vissuti e comportamenti che, nello stato di veglia, risulterebbero molto più problematici da modificare.
Suscettibilità ipnotica
La suscettibilità ipnotica, ovvero l’abilità di sviluppare una condizione ipnotica più o meno profonda, è, al tempo stesso, l’espressione di un talento individuale, geneticamente determinato, caratterizzato da uno spiccato “coinvolgimento immaginativo”, unitamente alla relazione terapeutica.
Statisticamente, il 10% della popolazione generale presenta rispettivamente una suscettibilità elevata o scarsa/nulla, con il restante 80% in grado di sviluppare una ipnosi lieve/media.
Tuttavia, sul piano clinico, il ruolo della suscettibilità ipnotica è scarsamente rilevante, tranne che nel dolore acuto chirurgico, per il quale si richiede una elevata ipnotizzabilità. Ciò significa che per le più comuni ed importanti indicazioni cliniche il livello di suscettibilità presentato dal paziente è sufficiente a produrre risultati terapeutici utili.
Indicazioni cliniche
L’ipnosi è una metodica efficace, versatile e di elevata sicurezza, se praticata da professionisti qualificati.
Le principali indicazioni cliniche riguardano:
- Il controllo del dolore, sia acuto che cronico (e.g. cefalee, algie facciali, fibromialgia, dolore oncologico, ecc.)
- Disturbi psichiatrici (e.g., ansia, attacchi di panico, disturbo post-traumatico da stress, talune forme depressive, ecc.)
- Disturbi della condotta alimentare (e.g., bulimia, binge eating, ecc.)
- Dipendenze (e.g., alcolismo, tabagismo)
- Disturbi psicosomatici (e.g. colon irritabile, numerose patologie dermatologiche)
- Disturbi neurologici (e.g., torcicollo spastico)
- Odontoiatria
- Ostetricia e ginecologia (e.g., parto assistito in ipnosi)
- Neuroriabilitazione
Tecniche
Le tecniche induttive dirette del passato, ancora efficaci in molti casi, sono state affiancate o sostituite dalla nuove, sofisticate, tecniche “ericksoniane” indirette, più idonee ad affrontare e risolvere problematiche cliniche complesse e resistenze dei pazienti.
La Nuova Ipnosi si fonda su una alleanza terapeutica “creativa” tra ipnoterapeuta e paziente, non più soggetto passivo di suggestioni dirette, ma coprotagonista del suo cambiamento, nel pieno rispetto dei suoi valori e della sua volizione.
Psicoterapia Ipnotica. L’ipnosi può essere impiegata come trattamento sintomatico di relativamente breve durata, se rapportata ad altri trattamenti (e.g. , psicanalisi), con sedute solitamente settimanali ed integrate dall’autoipnosi, fondamentale per generalizzare e potenziare l’effetto terapeutico.
In casi di patologie espressioni di conflitti psicologici inconsci, l’impiego della ipnoanalisi con regressione d’età, in soggetti altamente ipnotizzabili, può essere risolutiva e, in molti casi, guaritiva. Questa metodica, in casi selezionati, richiede una maggiore frequenza di sedute e profili temporali più estesi.
Profilo di sicurezza ed eventi avversi
L’ipnosi, da sola o in associazione con trattamenti farmacologici, ha un elevato standard di sicurezza, con scarsi o nulli eventi avversi, purchè venga praticata da professionisti (medici o psicologi) qualificati. Le Società scientifiche del settore (e.g., Società Italiana di Ipnosi) possono fornire, su richiesta, indicazioni e nominativi di ipnoterapeuti qualificati.
Analgesia Ipnotica e Tecniche Ericksoniane
Tra le tecniche psicofisiologiche di controllo del dolore, l’ipnosi riveste un ruolo privilegiato. L’ipnosi non soltanto è in grado di alleviare la componente cognitivo-emozionale del dolore, ma anche lo stesso stimolo nocicettivo, fornendo al paziente, con l’integrazione dell’autoipnosi, un prezioso strumento di autocontrollo personale. L’avvento delle moderne e sofisticate tecniche ipnotiche indirette, sviluppate soprattutto da Milton Erickson, ha notevolmente implementato l’efficacia e il raggio d’indicazione clinica.
Fonte: http://www.giuseppedebenedittis.it/attivita-clinica-e-ricerca/ipnosi/